Monguzzo

Silvia ed Emanuele: “noi, in Perù come missionari laici”

Lorenzo Colombo 27 Novembre 2015

Attualità, Monguzzo

famiglia crestani, monguzzo, novembre 2016

 

MONGUZZO – Sono rientrati a luglio dal Perù Silvia ed Emanuele Crestani, missionari laici della diocesi di Milano e residenti a Monguzzo, ma il progetto a cui hanno preso parte per circa due anni non si placa con il loro rientro in Italia e per questo è stata organizzata una cena solidale dall’associazione Nisshash – Respiro Onlus di cui fanno parte. 

Per la coppia, che ora ha cinque figli Miriam (che ha 8 anni), Chiara (6), le gemelle Martina e Camilla (4) e Mattia (3 mesi), quella in Perù non è stata la prima esperienza come missionari laici. Emanuele e Silvia col Pime erano stati in Africa dal 2006 al 2009, insieme alla loro prima figlia Miriam e nel giugno 2013 hanno rifatto le valigie per il Perù, con Chiara, Martina e Camilla.

Hanno vissuto per due anni a Huacho, nella parrocchia Senor de la Resurreccion Barranca, dove hanno collaborano con u missionario religioso che è purtroppo dovuto rientrare in Italia appena dopo qualche mese per una malattia. “Inizialmente dovevamo stare in Perù, tra Barranca (che si trova sulla costa, ndr) e un villaggio rurale, per tre anni – racconta Silvia – ma per oltre un anno siamo rimasti soli a causa del rientro del don che ci seguiva. Per questo motivo, visto che ormai i progetti erano ben avviati e funzionano, abbiamo deciso di rientrare a casa. Ora la famiglia si è allargata ancora con Mattia e anche la bimba più grande ha bisogno di radici. E’ stato molto triste anche per le nostre bambine lasciare il Perù ma ci è sembrata la cosa più giusta da fare”.

“Noi seguivamo la pastorale sociale, un progetto femminile, con laboratori di maglia e cucito, la pastorale medica gratuita, la mensa popolare e il progetto dopo scuola. Quest’ultimo è l’unico ad aver bisogno anche di un sostegno economico ed è appunto l motivo della cena organizzata per sabato 28 novembre”.

Sabato infatti presso la Casa della Gioventù di Erba andrà in scena la cena il cui ricavato sarà devoluto al progetto dopo scuola in Perù. 

“Il progetto sta continuando e fornisce un servizio sia educativo che sociale. Lo seguivamo io e mio marito con due insegnanti e una decina di studenti universitari che ora proseguiranno il percorso. In totale ci occupavamo di circa 200 bambini”.

Un po’ di nostalgia per aver lasciato una terra difficile ma che ha saputo donare all’intera famiglia tante gioie ed emozioni.

“Il rientro è stato difficile e credo ancor di più per i nostri figli – conclude Silvia – Più passano gli anni, e più difficile staccarsi da una terra in cui ci si spende e si vive appieno. Per questo dubito che parteciperemo ad altre missioni, le nostre radici sono qui ed è giusto che rimaniamo continuando comunque a promuove a distanza il progetto”.