PUSIANO – Che fosse un gioiello lo si sapeva già ma il dato del quotidiano nazionale Repubblica dà ancor più prestigio all’Isola dei cipressi.
L’isola del lago di Pusiano è stata difatti inserita nella classifica delle 30 isole lacustri più belle al mondo, in un apposito servizio (qui l’articolo di Repubblica).
“Grandi e piccole, ricoperte da folta vegetazione e quasi sempre misteriose e magiche: sono le isole lacustri, quelle che spuntano in mezzo alle acque di un lago e che possono essere di origine vulcanica o frutto del deposito di detriti – si legge sul sito di Repubblica – La maggior parte di esse, nel corso della storia, è stata privatizzata: palazzi, rifugi o casine di signori e regnanti. Altre sono diventate luogo di ritrovo per gli amanti del campeggio. In questa gallery una serie di isolette tra le più affascinanti del mondo, luoghi in cui trovare un po’ di pace senza dover prendere il largo: spesso bastano una barca di legno e un paio di remi”.
Non c’è da meravigliarsi se si pensa che la sua storia risale al neolitico (10-15000 a.C.) quando, sulla punta orientale, vi era un piccolo villaggio su palafitte. Le vicende storiche rimasero legate a quelle del lago di Pusiano e ai suoi illustri e prestigiosi proprietari succedutisi nel tempo. Nel 1300 l’Arcivescovo di Milano possedeva il lago insieme alla collegiata di San Giovanni Battista di Monza, poi per tre secoli, fino alla fine del settecento, subentrarono i Carpani, signori feudali della zona. Iniziò il periodo dei tre Marchesi: Francesco Carpani, poi Giuseppe Antonio Molo e infine Gerolamo d’Adda. Il lago, il Palazzo di Pusiano e l’Isola furono poi acquisiti dal Vicerè Eugenio di Beauharnais, figliastro di Napoleone, e dai Vicerè Austriaci. Si ebbe così il periodo dei tre Principi a cavallo del 1700 e 1800: l’Arciduca Ferdinando Carlo d’Asburgo-Este Lorena, il citato Eugenio di Beauharnais, e infine, con il ritorno degli austriaci, l’Arciduca Ranieri d’Asburgo. La casa Imperiale Austriaca mantenne la proprietà fino al 1831. Dopo alterne vicende l’Isola fù ceduta nel 1874 ai fratelli Antonio ed Egidio Gavazzi, industriali serici di Valmadrera. Oggi sull’isola, grazie alla disponibilità della fondazione che la gestisce, si effettuano anche attività culturali e teatrali sull’Isola dei Cipressi ed è visitabile al grande pubblico, raggiungibile attraverso il Vago Eupili e la motonave Enigma.
Un gioiello dal valore inestimabile e non sorprende dunque che anche l’Isola dei cipresso è entrata a far parte delle 30 isole lacustri più belle assieme ad altri “tesori” d’Italia e del mondo.