Erba

Produrre energia ancora più “green”. Al “Galilei” si sperimenta il futuro

Admin Altreforme 3 Ottobre 2015

Attualità, Erba, Scuola

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ERBA – Uno studio sulle celle fotoelettrochimiche per produrre energia in una maniera del tutto alternativa e ancor più naturale.

Questo l’ultimo laboratorio extracurriculare di cui sono stati protagonisti alcuni ragazzi del liceo scientifico “Galileo Galilei”, seguiti dal professor Luca Galoppo. Un’esperienza che li ha visti molto coinvolti e interessati in un progetto che si propone come assolutamente innovativo e proiettato a risolvere le spinose problematiche ambientali ed energetiche di cui negli ultimi anni si continua a discutere.

erba_liceo_galilei_pannelli_fotovoltaici_2015 (5)A guidare gli studenti in questo percorso è stato l’ingegnere Filippo Pozzoli, ex alunno proprio del “Galilei”, che, in collaborazione con Energia Naturale srl, ha presentato loro delle innovative celle fotoelettrochimiche, “ovvero celle solari inventate dal prof. Michael Graetzel dell’EPFL che sfruttano la fotosintesi clorofilliana, a differenza delle tradizionali celle fotovoltaiche basate sull’effetto fotoelettrico”, spiega lui stesso. “Questo significa poter utilizzare, invece del silicio – materiale problematico per energia incorporata, smaltimento e riciclaggio – qualsiasi vegetale spremuto e utilizzato come tintura fotoelettrochimica, abbattendo costi e impatto ambientale, oltre a rendere possibile una completa gamma cromatica per le celle finite”.

I ragazzi sono rimasti letteralmente affascinati dall’argomento. “Abbiamo potuto toccare con mano e vedere concretamente il funzionamento di queste celle attraverso materiali “casalinghi” – raccontano – Ovviamente non abbiamo potuto raggiungere i risultati che si ottengono in un laboratorio dotato di tutte le attrezzature adeguate, ma qualche apprezzabile dato lo abbiamo raccolto”.

erba_liceo_galilei_pannelli_fotovoltaici_2015 (4)Questa la seconda fase del progetto che, dopo la teoria e la pratica in laboratorio, punta ora alla raccolta e all’analisi dei dati. “La finalità del corso era quella di coinvolgere i ragazzi  in diversi tentativi sperimentali, variando la tintura organica e le modalità di riscaldamento del foglio in biossido di titanio così da ottenere, auspicabilmente, diversi risultati che potranno contribuire a indirizzare la ricerca nel settore”, conclude Pozzoli.