Erba

Nasce L’alleanza “Insieme si può” per le famiglie con bimbi da 0 a 6 anni

Lorenzo Colombo 30 Maggio 2016

Attualità, Erba

famigliaERBA – Dopo mesi di contatti con le realtà che operano a vario titolo sul territorio erbese nell’ambito delle famiglie con bambini da 0 a 6 anni, nasce su iniziativa dell’associazione “Familiarmente Noi” un accordo fra sette realtà che operano nel sociale (private e non), per sperimentare una nuova alleanza a favore dei bisogni delle famiglie. L’obiettivo è quello di favorire la creazione di una comunità capace di stare bene con i propri figli e prevenire l’abbandono scolastico e i disagi adolescenziali e generazionali.

Il progetto si inserisce nella più ampia iniziativa di Fondazione Comasca denominata “Non uno di Meno” (http://www.fondazione-comasca.it/) attraverso la quale da più di due anni mette a disposizione risorse nel territorio comasco ponendosi l’obiettivo di ridurre in modo consistente la dispersione scolastica. E’ convincimento del Comitato Tecnico di Fondazione Comasca, suffragato da numerosa e accreditata letteratura clinica in materia, che se si vuole essere efficaci nel contrasto alla dispersione, occorra intervenire dalla nascita del bambino con una strategia che coinvolga attivamente l’intera comunità.

E’ questo l’obiettivo molto ambizioso che tutti partner della alleanza intendono raggiungere nell’arco temporale di tre anni sul territorio erbese e sono: Familiarmente Noi, Educare A:, Animatamente onlus, Associazione dei Connazionali Senegalesi residenti in Italia, le Acli di Como, lo studio di ostetricia e maternità La Quercia, Como Life Coach.

“Si tratta – afferma Ilia Benedetti, presidente di Familiarmente Noi – di ricomporre e connettere le diverse competenze e servizi che già queste realtà mettono in campo, senza creare nuovi servizi, ma ponendo in essere azioni operative che accompagnano le famiglie ed il minore nella quotidianità, collegate fra loro con schemi interpretativi condivisi, al fine di evitare conflittualità e sprechi di risorse e che troppo spesso attualmente vanno in sovrapposizione o lasciano buchi di interventi che generano nelle famiglie forti disagi. Sappiamo che per crescere un figlio ci vuole l’intero villaggio, vuol dire che è arrivato il tempo che per avere una reale comunità educante ognuno di noi sappia essere di monito, sostegno, aiuto a chi si affaccia al mondo della genitorialità e si trova troppo spesso solo ad affrontare piccoli disagi che, se non adeguatamente sostenuti con risposte corrette, possono con il tempo trasformarsi in gravi problemi sociali e patologici. Importante è anche la conoscenza delle culture diverse dalla nostra che possono darci un grande apporto per la crescita di una comunità moderna, multietnica e solidale. Ecco perché abbiamo fortemente voluto la partecipazione di una associazione di famiglie straniere. A questo gruppo iniziale con il tempo si potranno aggiungere tante altre realtà che abbiano gli stessi nostri obiettivi. Noi lo auspichiamo!”.