Como

Maltempo sui campi lariani: ortaggi da riseminare e apicoltori in ginocchio

Caterina Franci 28 Aprile 2017

Attualità, Como

 

COMO/LECCO – Patate gelate e api impazzite. È quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti Como Lecco sull’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulle campagne lariane con gelate e piogge oltre alla nevicata che, nella notte, ha sorpreso la Val d’Intelvi ma ha raggiunto perfino l’olgiatese.

La colonnina di mercurio, questa mattina, era sotto zero sul Lario occidentale sopra i 900metri; a San Siro, infatti, secondo quanto riporta ARPA Lombardia, alle ore 7:10 il termometro segnava meno 1,5 gradi centigradi.

La neve – prosegue la Coldiretti – ha creato disagio alla viabilità in alta Val d’Intelvi, mentre più in basso, i rami di alcuni alberi non hanno retto il peso e si sono spezzati. Le leguminose, fra cui l’acacia, sono nel pieno della fioritura ma il freddo, l’acqua e la neve hanno bloccato le api nelle arnie impedendo loro di svolgere il prezioso lavoro di trasporto del polline.

“È a rischio l’intera produzione di miele – interviene Fortunato Trezzi presidente di Coldiretti Como Lecco – e se non ci sarà un miglioramento nelle prossime settimane, il crollo delle produzioni aprirà le porte alla diffusione di miele importato in una situazione in cui già un barattolo di miele su due in vendita in Italia è stato in realtà prodotto all’estero; i nostri apicoltori sono in ginocchio”.

Seri problemi anche per le coltivazioni in pianura, dove questa notte le temperature sono scese fino a 1,2 gradi centigradi. Fra Cantù e Mariano Comense, prosegue la Coldiretti, il 50% delle piantine di patate è completamente gelato e si dovrà procedere ad una nuova semina.

“A preoccupare – conclude la Coldiretti – è il repentino capovolgersi del tempo con i cambiamenti climatici in atto, che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull’agricoltura nazionale che negli ultimi dieci ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo”.