CANZO – A Canzo ha chiuso un “pezzo di storia”: “Renzo” ha abbassato la serranda.
Con la fine di luglio ha chiuso infatti definitivamente un bar storico di Canzo, il bar trattoria Brianza, “l’ultimo avamposto “liquido” prima del Lago del Segrino”, come lo definisce Patrizia Crespi, la nuora del titolare. Lorenzo Nicolodi, o come dicevano e dicono tutti “Renzo”, lo ha gestito per più di trent’anni di onorata attività e ora abbassa la serranda per andare in pensione.
“Era il classico bar, uno dei pochi rimasti, dove le persone andavano per bersi un marsala, una spuma, un bianchino spruzzato e dove i clienti si intrattenevano per ore passando il tempo o qualcuno si fermava di passaggio – ricorda la Crespi – Giovedì 31 luglio quindi sono stati gli ultimi istanti di vita di una tipologia di bar che sicuramente andrà scomparendo del tutto, con quella particolare, si direbbe oggi, attenzione al cliente che niente altro è che l’interesse per gli avventori e le loro storie“.
“Renzo” chiude perché la clientela negli anni, e soprattutto di questi tempi, è diminuita e la situazione non gli consente, seppur con dispiacere, di continuare. “Renzo”, originario del Trentino, ed emigrato qui come alcuni dei suoi numerosi fratelli, ha alle spalle, oltre ai trent’anni di gestione del bar Brianza, dove, una volta, come trattoria, spesso cucinava la selvaggina per gruppi di appassionati, anche la gestione di altre storiche attività ormai chiuse da tempo: lo chalet del Segrino e la trattoria San Rocco a Eupilio, dove tutta la famiglia è molto conosciuta.
Il figlio Maurizio aveva preso in considerazione l’idea di continuare l’attività ma i costi onerosi degli adeguamenti imposti dall’Asl lo hanno dissuaso, nonostante la famiglia avesse intenzione di non cessare l’attività. Invece non ci sono alternative e così, non solo si abbassa una serranda, ma chiude un “piccolo mondo”.
