Barni

In 5000 alla 26^ edizione della Giornata Pedonale di Barni

Lorenzo Colombo 19 Agosto 2017

Attualità, Barni

BARNI – Grande successo di Barni, el Paes de Scuprí in Alta Vallassina. Un esempio di tutela e salvaguardia del territorio e delle sue tradizioni voluti fortemente dall’Associazione Culturabarni e supportato da Regione Lombardia, occasione per scoprire antiche corti e mestieri e per raccogliere fondi per il restauro della chiesetta romanica di San Pietro e Paolo per il cui i cittadini e i villeggianti hanno attivato una serie di iniziative di crowdfunding.

La ventiseiesima edizione della Giornata Pedonale di Barni ha attratto, il giorno dopo Ferragosto, turisti da ogni dove per un successo oltre ogni aspettativa “El paes de scuprì” ha richiamato l’attenzione e la curiosità dei tantissimi visitatori grazie alla sua genuina offerta ricca di tradizione assieme ad uno scenario naturale affascinante quanto rilassante, attraverso il quale quasi 5000 persone si sono addentrate per visitare il piccolo borgo dell’Alta Vallassina.

Luoghi, scorci, arti e mestieri si intrecciano a scrivere la storia del grazioso paese del Triangolo Lariano, a una manciata di minuti dalle rive del lago di Como, nemmeno a un’ora dal capoluogo lombardo. Antichi cortili, angoli pittoreschi e tratti secolari di un paesino che si è fermato nel tempo per un evento intrigante, diventato ormai appuntamento imperdibile nel calendario estivo dell’intera area.

Fin dal primo mattino i turisti hanno riempito le viuzze, passeggiando tranquillamente tra le corti di Barni e curiosando tra le infinite bancarelle di prodotti tipici e artigianali, per poi fermarsi fino a tarda sera per la tradizionale cena in piazza sotto le stelle e il divertente gran finale della “Cuccagna”. “El paes de scuprì”, organizzato dall’Associazione CulturaBarni in collaborazione con il Gruppo Alpini, Pro Loco Barni e l’amministrazione comunale, ha quest’anno aperto al pubblico ben diciassette cortili storici per un viaggio a ritroso nel tempo degli antichi mestieri.

Per la prima volta, grazie al suo rilievo, la manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia, che ha riconosciuto lo status dell’evento per il suo alto valore culturale. Al taglio del nastro era presente il sottosegretario regionale Alessandro Fermi, che ha sottolineato il grande impegno e lavoro degli organizzatori, capaci di dare a Barni un nuovo imprinting turistico di notevole successo. All’interno dei cortili, gli attivissimi abitanti del borgo hanno esposto i loro prodotti tipici o manufatti, tra cui la golosa specialità dei biscotti al “Pan Mein de Barni”, il cui ricavato verrà utilizzato dall’Associazione CulturaBarni per la promozione turistica del paese nel corso dell’anno. Tra un cortile e l’altro, i visitatori hanno tra le altre cose potuto anche toccare con mano i vecchi attrezzi agricoli utilizzati nel tempo che fu dai nonni degli abitanti di Barni.

Una giornata di grande appeal per grandi e piccini che ha acceso finalmente i riflettori su una perla, sconosciuta ai più, del Triangolo Lariano: la speranza e magari la certezza è che le tante persone giunte fin qui il 16 agosto per vivere questa bella realtà, decidano di tornare prossimamente in paese. Intanto le attività di Barni non conoscono soste. E’ partita la grande raccolta fondi con annessa lotteria (in premio una favolosa crociera) per sostenere i lavori di restauro della storica chiesetta romanica di San Pietro e Paolo, luogo culto che domina il borgo antico e prima classificatasi nella provincia di Como tra “I luoghi del cuore” del FAI.

Fervono i preparativi per la due giorni del 30 settembre e primo ottobre, “Un paese in posa, gh’eva una volta a Barni”, gallery fotografica open air permanente nelle vie della Barni più autentica tra dialetto, personaggi, attrezzi e mestieri. Anche l’autunno e l’inverno regalano emozioni uniche in quel di Barni. Tutte… de scuprí!