Valbrona

Il fuoco? Si accende quando dice il Comune. Multe fino a 500 euro

Lorenzo Colombo 22 Settembre 2014

Attualità, Politica, Valbrona

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faloVALBRONA – Regole ferree per chi vuole accendere fuochi in paese poichè l’Amministrazione ha stilato un rigido calendario con indicate date e orari in cui si potranno bruciare sterpaglie, cumunque non superiori a tre metri steri per ettaro nelle aree.

Secondo l’ordinanza del sindaco Luigi Vener, a Valbrona, si potrà accendere fuochi dal 1 ottobre al 31 marzo nei giorni di Martedì e Venerdì (solo se feriali) dalle ore 5.00 alle ore 07.00 (ora di fine combustione) e dalle ore 19.00 alle ore 23.00 (ora di fine combustione); dal 1 aprile al 30 giugno nei giorni di Martedì e Venerdì (solo se feriali) dalle ore 05.00 alle ore 07.00 (ora di fine combustione) e dalle ore 21.00 alle ore 23.00 (ora di fine combustione).

Dal 1 luglio al 30 settembre è invece fatto divieto di: accendere fuochi; bruciare stoppie, materiale erbaceo, sterpaglie; usare apparecchi a fiamma libera o elettrica per tagliare metalli; usare fornelli inceneritori che possano produrre faville; compiere qualsiasi operazione che possa creare pericolo immediato di incendio, far brillare mine; usare fuochi d’artificio, in aree diverse da quelle appositamente individuate e comunque senza le preventive autorizzazioni rilasciate dagli organi competenti.
Ma le regole non si fermano qui. L’accensione dei fuochi è difatti sempre subordinata alle seguenti condizioni: condizioni meteo favorevoli (assenza di vento); attuare ogni cautela lasciando intorno al sito oggetto dell’intervento una fascia libera da vegetazione; munirsi di idonee attrezzature per evitare l’eventuale propagarsi delle fiamme e disporre nelle immediate vicinanze di un punto di approvvigionamento idrico; abbandonare il luogo solo dopo essersi assicurati che le fiamme siano state completamente spente; sospendere immediatamente le attività in caso di improvviso mutamento delle condizioni atmosferiche; adottare una condotta civile informando con anticipo gli inquilini delle abitazioni limitrofe al fondo interessato dalle attività di pulitura e bruciatura, assicurandosi, inoltre, che queste ultime siano effettuate ad una congrua distanza dai fabbricati altrui; le sterpaglie o simili dovranno essere adeguatamente essiccate.
È ovviamente vietato bruciare materiali diversi da sterpaglie e simili e/o di scarti vegetali di origine agricola (ad es. sacchi di carta, cartoni, plastica, pneumatici, stracci, contenitori di fitofarmaci o medicinali, ecc.).

Chi verrà pizzicato a trasgredire le nuove regole messe appunto dall’Amministrazione rischia multe salte, fino a 500 euro.
Se infatti si verrà sorpresi a bruciare sterpaglie, vegetali, ecc. fuori gli orari, i giorni consentiti e/o non essiccate e comunque in modo diverso da quanto stabilito nell’Ordinanza si prenderà una multa di 150 euro. Più salato, invece, il conto per chi verrà sorpreso a bruciare materiali diversi da scarti vegetali, ecc. (es. materie plastiche, contenitori, ecc.): 500 euro.

(foto google immagini)