ALBESE CON CASSANO – Albese vuole ricordare don Carlo Giussani. Da qui la proposta di intitolare all’ex parroco una piazza.
Discutendo in paese sulle infiltrazioni d’acqua nella chiesa di San Pietro, problema al quale la parrocchia sta ponendo rimedio (vedi articolo), la memoria di molti è corsa subito a don Carlo Giussani, parroco del paese per 40 anni (1954-1994): don Carlo aveva infatti particolarmente a cuore la chiesetta e a lui si deve l’importante restauro che fu condotto nei primi anni ’80. Qui, dopo la sua morte, avvenuta nel 2010 a 95 anni d’età, volle essere esposto per l’ultimo saluto dei fedeli, prima della sepoltura.
“Don Carlo ha fatto molto per il paese e per San Pietro in particolare – ricordano gli albesini – Rileggendo alcuni bollettini parrocchiali dell’epoca, risulta infatti ben chiaro come, a conclusione dei restauri, abbia lasciato in eredità alla popolazione intera l’attenzione per la tutela di questo patrimonio religioso, artistico e culturale. Stabilì anche che venisse celebrata una messa tutte le domeniche, affinchè la chiesa fosse costantemente utilizzata e tenuta controllata per preservarla nel tempo”.
Anche il nome di questo sacerdote, come l’attenzione per la chiesa, merita quindi di essere tramandato ai posteri. Alcuni cittadini, anche discutendo sui social network, si sono resi conto che forse non è ricordato come meriterebbe: a tal proposito, è stata presentata al parroco don Antonio Larmi e al consiglio pastorale la proposta di intitolargli il piazzale della chiesetta di San Pietro.
Più difficile, per motivi burocratici e sentimentali, l’idea di intitolargli la piazza della chiesa parrocchiale: si rischierebbe infatti di sfrattare un altro parroco, don Chiarino Motta, un sacerdote dell’ 800 e un benefattore, come riporta la lapide posta all’epoca sul muro a nord della piazza.
