Erbanotizie ad Expo. Il nostro consiglio? Visitatela!

Lorenzo Colombo 22 Maggio 2015

Attualità

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MILANO – Expo: un concentrato di mondo in una piccola cittadina; con i sui colori, i suoi profumi, le sue storie, tradizioni, innovazioni, sperimentazioni, ma anche sogni e “assaggi” di un futuro che verrà.

Mercoledì mattina, dopo qualche minuto di coda per superare i controlli (metal detector e apparecchiature per ispezionare borse e bagagli targate Gilardoni Raggi X), abbiamo varcato l’ingresso. Davanti a noi, il padiglione (pavilion) numero zero, dove campeggia la scritta: ““Divinus halitus terrae” (il divino respiro della terra)”. Al suo interno, vi è riassunta meravigliosamente la storia dell’umanità, grazie al lavoro dell’architetto Michele De Lucchi e quello del direttore artistico Davide Rampello. Tappa fondamentale questa, per poi imboccare il lungo viale Decumano sul quale si affacciato i paglioni dei 145 Paesi presenti ad Expo. Raggiunta Piazza Italia, una strada ortogonale alla via Decumano battezzata Cardo accoglie i padiglioni delle regioni italiane e conduce all’Albero della Vita, mentre proseguendo lungo il viale principale si arriva allo spazio di Slow Food dove termina l’area Expo.

 

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La nostra è stata una visita “panoramica” (segue la galleria fotografica con tutti i padiglioni presenti ad Expo), con qualche toccata e fuga all’interno di alcuni padiglioni e al Supermercato del Futuro, dove il reparto frutta e verdura viene gestito da robot, mentre ogni prodotto è dotato di touch screen dove si possono avere tutte le informazioni possibili e immaginabili sul prodotto che state acquistando: dalla provenienza degli ingredienti, ai valori nutritivi, passando per l’impatto ambientale dovuto alla sua produzione.
Chi deciderà di andarci una sola volta e non vorrà visitare Expo come un semplice mercato, il suggerimento è quello di documentarsi prima, per non disperdere tempo ed energie, ma soprattutto per poter apprezzare a pieno ciò che si visita. Tra quei pochi che che siamo riusciti a visitare, coinvolgenti i padiglioni di Brasile, Malaysia, Argentina, da vedere quello della Svizzera che si è presenta all’Expo con un esperimento sociale decisamente interessante.

 

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Permetteteci di sfatare una leggenda, quella degli insetti edibili (commestibili).  Nella zona espositiva del grande Supermercato del Futuro, troverete sì delle confezioni di insetti, ma non si possono né acquistare, né assaggiare. “L’Italia al momento vieta l’importazione di questi cibi”, ci hanno spiegato.

Altra questione, i prezzi dei cibi. Non avendo compiuto un tour approfondito, non abbiamo potuto verificare se ci siano effettivamente dei prezzi pazzi nelle aree “beverage & food” di alcuni padiglioni, ma vi possiamo assicurare che si può mangiare comunque a prezzi accessibili.
Nella galleria fotografica, potete vedere i prezzi degli antipasti. primi e secondi piatti del menu esposto all’ingresso della zona EatItaly, ma ci sono anche piccoli ristori dove poter mangiare un semplice panino.

Il nostro giudizio? Non conta, ma accettate il nostro consiglio: visitate Expo.