Erba

Erba e Kenya. Si torna a parlare di “solidarietà” nel ricordo di Marisa

Admin Altreforme 6 Maggio 2016

Attualità, Erba

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Marisa Benaglia Kenya

 

ERBA – L’integrazione raccontata da chi, da anni, la vive sulla propria pelle. Da chi ha lasciato tutto per seguire un sogno. Da chi quel sogno lo coltiva e lo vede crescere da oltre 10 anni.

L’opera di Solidarietà Kenya Onlus torna a raccontarsi agli erbesi attraverso la figura di Claudio Benaglia, marito della compianta Marisa, di cui prosegue instancabile l’opera nel villaggio di Majengo, a 30 minuti da Malindi. Un’opera preziosa come una goccia d’acqua in una terra in cui l’istruzione, soprattutto per le donne, è un miraggio. Marisa Benaglia ci ha creduto, lasciando l’Italia per dedicarsi completamente a creare un villaggio-missione in un territorio arido non solo per la siccità. Un impegno costruito giorno dopo giorno, mattone dopo mattone: prima una piccola casa accoglienza, poi un ambulatorio, quindi una scuola e via così, lungo la strada della solidarietà. Marisa purtroppo è venuta a mancare nel 2014 in seguito a un’infezione. La sua opera e il suo sorriso continuano però a vivere grazie all’impegno del marito che venerdì 13 maggio, alle 21, presso l’istituto San Vincenzo di Erba, presenterà il suo secondo libro.

 

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Marisa e il marito Claudio Benaglila

 

“Solidarieta (senza accento). Costume, attualità ed il contesto mondiale in cui stiamo operando. La svolta” è il titolo della seconda pubblicazione che, come attraverso le pagine di un diario, guida il lettore in un’esperienza unica, interculturale e profondamente radicale. Un racconto senza accenti, perché in quelle lingue non esistono, diretto e spontaneo così come ci si abitua a vivere in un luogo dove la cosa più preziosa è proprio il rapporto umano.

La serata non sarà però solo dedicata alla presentazione del libro di Claudio Benaglia, ma anche al racconto di quanto realizzato in Africa nell’ultimo anno. La scuola costruita da Marisa oggi conta 300 bambini e l’obiettivo è quello di raggiungere quota 700 per la fine del 2017. L’ultimo progetto realizzato è quello della creazione di una mostra permanente in una nuova ala di una delle strutture dove poter visionare l’intera opera di bene di Marisa in tutti questi anni. Proprio all’ingresso della missione è stato poi collocato una sorta di cartello di benvenuto che riassume in un’immagine il significato dell’opera di questa donna: il suo volto magistralmente incastonato tra le pieghe dell’Africa.

 

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Lo sguardo va poi al futuro, con l’intenzione di costruire una nuova chiesa proprio sul confine della proprietà della missione, così che la struttura abbia due entrare: una che guarda la proprietà privata e uno l’esterno, per consentire l’accesso a chiunque. Tutto questo nell’ottica dell’integrazione, un’integrazione partita dal basso, dall’istruzione e dalla sanità, e che si spera possa a poco a poco raggiungere anche la religione.

Il grazie va ovviamente a tutti coloro in questi anni hanno sostenuto l’opera della famiglia Benaglia attraverso donazioni e adozioni a distanza.

Per tutti l’appuntamento è venerdì 13 alle 21 presso la sala conferenze dell’istituto San Vincenzo.