MONTORFANO – E’ stata approvata oggi, martedì 30 settembre, in Consiglio regionale, all’unanimità, la deliberazione di cui è stato relatore in aula il consigliere regionale Alessandro Fermi, che prevede quale nuovo ente gestore della Riserva naturale “Lago di Montorfano” l’ente di diritto pubblico Parco regionale della Valle del Lambro.
La Riserva naturale “Lago di Montorfano”, che costituisce anche sito di interesse comunitario, è stata istituita con deliberazione del Consiglio regionale il 15 novembre 1984, che ne ha assegnato la gestione a un consorzio costituito tra i Comuni di Capiago Intimiano e Montorfano. Questo consorzio era stato soppresso in attuazione della legge finanziaria del 2010. La Regione quindi ne aveva assunto le funzioni necessarie al suo temporaneo funzionamento e, dopo aver sentito gli enti interessati, oggi ha deliberato l’affido.
“La Riserva – spiega il presidente dell’VIII Commissione Agricoltura, Montagna, Foreste e Parchi – è stata istituita per due finalità principali: tutelare le caratteristiche naturali e paesaggistiche dell’area e disciplinare e controllare la fruizione del territorio a fini scientifici e didattico-ricreativi. L’interesse regionale alla salvaguardia – continua l’albavillese Fermi – scaturisce in particolare dalle caratteristiche ambientali dell’area lacustre e da un insieme di apprezzabili elementi paesistici e testimonianze storiche”.
Il consigliere segretario alzatese Daniela Maroni (Maroni Presidente) ha espresso il proprio plauso al provvedimento amministrativo: “In considerazione del fatto che tra le Amministrazioni comunali di Montorfano, Capiago Intimiano e il Parco regionale Valle del Lambro si attiveranno finalmente le sinergie in merito alle funzioni generali di indirizzo e di pianificazione territoriale. Questo gestore è di per sé una garanzia di attenzione al territorio”.
Secondo Luca Gaffuri (PD) “Attribuire i compiti al Parco Valle del Lambro è una buona soluzione che soddisfa tutte le parti coinvolte nella difesa di un’area di particolare pregio e che razionalizza la gestione delle aree soggette a tutela, nel rispetto degli enti direttamente interessati”.