Caglio

Caglio, bel successo per il raduno speleologico lombardo

Caterina Franci 22 Febbraio 2017

Attualità, Caglio

CAGLIO – Caglio, la località prealpina nota per esser il luogo di ispirazione della celebre opera di Segantini, ha ospitato il Raduno Regionale di Speleologia organizzato da Federazione Speleologica Lombarda.

Il fine settimana del 18-19 Febbraio, nella cittadina prealpina di Caglio, si è svolto l’annuale Raduno Regionale di Speleologia. L’organizzazione dell’evento, curato dai gruppi Speleo Club CAI Erba e Gruppo Grotte Milano CAI SEM per conto di Federazione Speleologica Lombarda, è stata possibile grazie alla fattiva collaborazione della municipalità che ha messo a disposizione alcuni spazi pubblici senza dover loro alcun onere. La segreteria del Raduno è stata infatti organizzata nel locale della Proloco mentre la manifestazione si è svolta nella Sala Civica in Via Vittorio Emanuele II al numero 10.

Il pomeriggio del sabato è stato dedicato alle presentazioni delle ricerche e delle esplorazioni effettuate sul territorio dagli speleologi lombardi. Complessivamente si sono registrati 15 interventi, due riguardanti specificatamente il territorio comasco. Il primo ha ripercorso la storia esplorativa della Trona di Val di Burc. La cavità, che si apre nei pressi dell’abitato di Civiglio, fu esplorata già negli anni ’30 del secolo scorso. Tra gli anni ’80 e gli anni ’90 fu percorso un ramo affluente la cui revisione, effettuata negli ultimi mesi, ha permesso agli speleologi di rendere agibile un secondo ingresso. Il secondo intervento ha riguardato la grotta presso Cascina Bacogna, non lontana dall’abitato di Nesso. La cavità è stata recentemente teatro di un’interessante immersione speleosubacquea che ha permesso l’esplorazione di oltre 80 metri di gallerie sommerse.

Tra gli altri da segnalare due interventi del Presidente di Federazione, Dott. Andrea Ferrario. Il primo è stato una veloce relazione circa la chiusura del Progetto TUPACA (Tutela e salvaguardia del Patrimonio Carsico in Lombardia: organizzazione e gestione della banca dati speleologica), realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo (Bando Capacity Building 2014) che ha permesso l’informatizzazione del catasto speleologico rendendolo uno strumento moderno e realmente fruibile da parte degli speleologi e della collettività. Il secondo è stato un ricordo dello scomparso Professor Alfredo Bini, per lunghi anni figura di spicco della speleologia lombarda, la cui opera ha contribuito in maniera sostanziale alla ricostruzione della storia geologica del territorio prealpino. Da segnalare infine la presentazione dei lavori di bonifica ambientale con la conseguente rimozione di grandi quantità di rifiuti effettuati in alcune grotte in località Brunino (Pasturo – LC) e nel tratto iniziale della grotta La Ena in località Torre de Busi (Caprino Bergamasco – BG). La giornata si è conclusa con la cena, a cui hanno partecipato una sessantina di speleologi, organizzata presso l’Hotel ristorante Sara.

La giornata di domenica è stata dedicata all’Assemblea di Federazione Speleologica alla quale hanno partecipato una quarantina di persone in rappresentanza della grande maggioranza dei Gruppi speleologici federati. La giornata è stata aperta dal Vice Sindaco di Caglio, Mario Bracchi, che ha salutato i presenti evidenziando l’importanza dell’attività svolta in relazione alla conoscenza del territorio. Molti gli argomenti in discussione, in particolare diverso tempo è stato dedicato a una possibile futura collaborazione con il CNSAS riguardante la fruizione dei dati speleometrici delle grotte lombarde da parte di tutti i Tecnici Soccorritori. Altrettanto lunga è stata la discussione circa la collaborazione con Uniacque, il gestore della rete idrica in Provincia di Bergamo. I temi affrontati sono stati l’organizzazione di un convegno riguardante le acque carsiche in programma per sabato 22 aprile presso la Fiera di Bergamo e il progetto di colorazione delle acque nella grotta del Forgnone in valle Imagna. L’Assemblea, che si è protratta fino oltre le 17, ha vissuto un momento più conviviale con la pausa pranzo svolta presso il ristorante pizzeria Chalet di Campoè in località Pian delle Noci.