“Biblioteche da salvare”: continua la raccolta firme contro i tagli

Lorenzo Colombo 28 Luglio 2015

Attualità, Cultura

flash mob libriINVERIGO / LURAGO – “Il precedente Programma regionale triennale in materia di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale (disponibile anche online) destinava ai sistemi ‪lombardi‬ per la gestione dei servizi di funzionamento € 4.950.000,00 (€ 1.650.000,00 l’anno), un corso di circa 16 centesimi a cittadino. Ora la Regione vuole tagliare questo prezioso servizio”.

I servizi della rete bibliotecaria provinciale di Como, tra cui fondamentali il prestito interbibliotecario ed i servizi online, rappresentano un’eccellenza a disposizione dei cittadini dell’intera Provincia di Como. Le reti bibliotecarie sono oggi in pericolo per via di una serie di tagli, che colpisce con maggior forza le realtà che negli anni passati hanno compiuto investimenti, organizzando e garantendo una crescita dei servizi e delle risorse.

“Questi tagli sono il frutto del “combinato disposto” dei tagli del decreto Delrio nei confronti delle province e dell’attuale politica di Regione Lombardia, la quale oggi toglie l’ossigeno a un servizio di qualità ed eccellenza azzerando (proprio zero euro a bilancio nel 2015!) dopo quarant’anni i contributi per il sistema delle biblioteche lombarde. Eppure basterebbe un milione e mezzo di euro per garantire ossigeno a tutte le reti lombarde, le quali costituiscono una delle vere eccellenze della regione, un servizio davvero a standard europeo unico in Italia”. Eppure, tecnici e amministratori dei Sistemi Bibliotecari Lombardi da ormai due anni denunciano la situazione e le possibili conseguenze a Regione Lombardia, chiedendo che si dia continuità ai servizi di rete: proprio i servizi di rete hanno un costo di meno del 10% del costo complessivo sostenuto per le biblioteche in Lombardia , ma svolgono l’insostituibile compito di garantire il collegamento e le economie di scala fra le biblioteche e lo scambio di documenti tra una biblioteca e l’altra, garantendo l’accesso alle risorse a tutti anche nei più lontani angoli del territorio lombardo.

Per dare un’idea del servizio in Provincia di Como: con 95.865 iscritti attivi su 600.000 abitanti, un indice impatto medio d e l 16% ( considerando anche i territori dove le biblioteche non ci sono) e 1.302.912 prestiti, di cui 304.253 interbibliotecari, la rete provinciale di Como nel 2014 ha ottenuto risultati che testimoniano il radicamento e l’apprezzamento dei cittadini: i numeri non mentono.

Cosa possiamo fare se vogliamo che le nostre biblioteche possano continuare a erogare in tranquillità i servizi?

“Firmare l’appello allegato, indirizzato ad Assessore e Dirigente regionale, chiedendo di ripristinare i finanziamenti alle reti bibliotecarie, necessari alla sopravvivenza delle stesse ed all’erogazione dei servizi di base”.

A favore della raccolta firme (si potrà firmare nelle biblioteche del territorio) anche Giovanni Molteni di Lurago: “Senza il servizio di prestito inter-bibliotecario la Biblioteca del Comune di Lurago d’Erba non potrà più prestare un libro su tre. Ecco perché la chiusura di questo servizio potrebbe arrecare un grave danno a tutti i nostri utenti. Per fermare ciò basta andare in una delle biblioteche in rete della Provincia di Como e chiedere di firmare l’appello per salvare le reti bibliotecarie”.